
Il talento di Alessandro Villanucci risiede nell’abilità di decifrare e catalogare istanti che cambiano le prospettive, rendendolo un vero e proprio artista degli attimi.
Il linguaggio con cui si esprime è costituito da luci e geometrie, un insieme armonioso di segmenti e linee curve che si intrecciano alle ombre, creando immagini senza tempo.
Le scene immortalate dal fotografo diventano un viaggio infinito nel suo percorso artistico, dove il silenzio e l’enormità degli spazi giocano un ruolo predominante.
Alessandro Villanucci, dunque è un’archivista di percezioni, che immortala nelle sue fotografie.
Ogni scatto di Alessandro Villanucci riflette la relazione tra l’infinitamente piccolo dell’essere umano e l’infinitamente vasto dell’universo.
Il suo linguaggio concettuale e filosofico mira a rispondere alle innumerevoli domande irrisolte sull’origine e l’evoluzione della specie, nonché sulla vera natura dell’umanità.
La sua poetica si rivela uno strumento potente per stimolare il pensiero critico e promuovere l’apertura mentale.
Tra i temi principali del percorso artistico di Villanucci, sembrano esservi il profondo senso di solitudine e l’enormità degli spazi, appunti, messi in contrapposizione e dove gli spazi diventano assordanti e accentuano la singolarità dell’individuo.
Nei suoi scatti, il silenzio regna sovrano e le figure umane diventano strumenti per narrare l’attimo, senza mai prevalere sul contesto circostante, come un ombrellone chiuso su una spiaggia, una figura sospesa nel vuoto, o una donna che scende una scala deserta.
L’artista è maestro nel cogliere l’espressione filosofica delle scene e dei sentimenti, immortalandoli nei suoi racconti fotografici.
La sua abilità nell’accentuare o ridimensionare le sensazioni attraverso l’uso della luce dona vita a fotografie cariche di emozioni, di ansia e angoscia, di riflessione e meditazione.
Sono l’auto che abbandona le finestre accese nella notte, la scala che sale verso il cielo. Sono la paura della solitudine, ma anche l’adrenalina che attende ogni nuovo viaggio e ogni nuovo orizzonte da mettere nel mirino.
Villanucci concepisce la vita come una scala a chiocciola che sale verso la conoscenza, con il presente che diventa passato ad ogni scalino meditato e ripensato. Ogni sua opera rappresenta un racconto cromatico della propria esistenza, cercando di abbracciare la solitudine umana e lasciare tracce indelebili del suo talento nel cogliere l’essenza dei momenti.
Villanucci è un artista straordinario, un archivista di percezioni fotografiche capaci di suscitare curiosità e dubbi, incitando gli osservatori a guardare oltre ea esplorare l’intelligenza umana nella sua completezza.
La sua capacità di catturare l’essenza dell’esistenza e la vastità dell’universo si traduce in un’arte destinata a lasciare un’impronta duratura nell’anima di chi ammira le sue opere.



























