
Aleksandra Pavlović fa parte della nuova generazione di astrattisti.
L’arte di Aleksandra Pavlović si presenta come un viaggio tra emozioni primitive e raffinate sfumature espressive, in cui l’astrazione diventa un linguaggio che trascende il figurativo per addentrarsi nei territori della psicologia e della semiotica visiva.
La pittrice utilizza il colore e le forme per esplorare temi universali, lasciando lo spettatore libero di interpretare, di specchiarsi, di entrare in dialogo con la tela.
Uno degli aspetti più rilevanti dell’arte di Pavlović è la padronanza del colore, nei contrasti vividi tra tinte accese come il rosso, il giallo e il blu, che si alternano a sfumature più tenui e a sovrapposizioni che rivelano la stratificazione delle emozioni umane, delle percezioni che l’artista trasforma in opere d’arte.
Il rosso, frequentemente presente nelle sue opere, non è solo espressione di passione o aggressività, ma si colloca anche come simbolo di energia vitale, di trasformazione.
I toni del blu, invece, generano spazi di contemplazione e riflessione, portando l’osservatore a rallentare per immergersi nella propria interiorità, a riflettere e meditare. La varietà di colori si pone come una mappa cromatica della psiche, in cui ogni sfumatura apre nuovi significati, in un costante oscillare tra stati d’animo contrastanti a cui l’artista dona un ordine logico sulle tele.
La pittura di Pavlović affronta il tema della dicotomia tra caos e ordine, un conflitto esistenziale che traspare dalle pennellate dinamiche e dai gesti pittorici quasi compulsivi.
Le sue opere presentano sia griglie e strutture visive che danno una parvenza di ordine, sia esplosioni di colore e forme irregolari, come se l’artista cercasse di organizzare l’inorganizzabile, di dare forma a sentimenti che sfuggono al controllo razionale. Questa tensione sembra riflettere una visione filosofica della vita come un equilibrio precario tra forza creatrice e distruttiva, tra controllo e abbandono, suggerendo che la realtà stessa è un insieme di elementi disordinati in costante ricerca di equilibrio.
Pavlović si colloca in una tradizione artistica che rifiuta la rappresentazione del reale per abbracciare un mondo fatto di segni puri, liberati dalla mimesi, in cui prevalgono le emozioni e i sentimenti.
Ogni forma, ogni linea e ogni macchia di colore diventano simboli aperti, che rimandano a significati cangianti e plurimi, perciò la semiotica delle sue opere non è stabile né definita, bensì fluida: le immagini si prestano a interpretazioni diverse, in un dialogo costante con chi guarda.
Quasi un invito ad adoperarsi, a sforzarsi di attivare lo spirito critico.
C’è una costante sensazione di movimento nelle opere di Pavlović, come se le forme fossero in continua trasformazione, come se i colori si mescolassero davanti ai nostri occhi, nell’istante in cui li osserviamo.
Un movimento che invita chi guarda a lasciarsi trasportare, a perdersi nelle sfumature, per cogliere l’energia inarrestabile della vita.
Aleksandra Pavlović, con il suo stile potente e diretto, sembra voler comunicare le complessità dell’essere umano: la gioia, la paura, il desiderio, il conflitto interno, la ricerca di senso.
La sua arte ci parla di una umanità che vive tra luci e ombre, tra passioni e riflessioni, in un mondo dove l’ordine è un’illusione e il caos è la vera forza generatrice.
Gli spazi vuoti, contrapposti a esplosioni di colore, rappresentano metaforicamente ciò che non può essere detto, ciò che resta inesprimibile, lasciando allo spettatore l’onere e il piacere di riempire quei silenzi visivi, come se l’artista invitasse, ancora una volta, le persone a svegliarsi, ad attivare il senso critico, a pensare.
Le opere di Aleksandra Pavlović sono estroflessioni del suo pensiero, della sua filosofia di vita, delle rielaborazioni del suo spirito critico, della sua essenza vitale.
La stessa applicazione del colore è frizzante e contribuisce a estroflettere l’energia dell’artista, che è la peculiarità di tutta la sua arte.
Vitalità ed energia che Aleksandra Pavlović sa miscelare con eleganza, realizzando opere non soltanto di forte impatto visivo, ma anche gradevoli.
L’arte astratta necessita di apertura mentale e di conoscenza della sintassi del colore per essere compresa, ma ci sono artisti capaci di comunicare con immediatezza più di altri.
Aleksandra Pavlović è indubbiamente una di questi artisti.



























